sabato, Luglio 27, 2024
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LA VOCE DI PISTOIA “UN LIBRO SU DON MILANI “Perché mi hai chiamato?” di Michele Gesualdi”

Una nuova pubblicazione su Don Lorenzo Milani: “Perché mi hai chiamato?”- Lettere ai sacerdoti, appunti giovanili e ultime parole-
di Alessandro Orlando

All’improvviso mi sono trovato di fronte il cancellino che sta davanti alla canonica e al pergolato. Ho cercato di aprirlo ma era chiuso dall’interno.

Ho visto la porta della cucina socchiusa allora ho tossito e fatto un po’ di rumore ed è apparso un viso conosciuto. Michele Gesualdi mi sorride, è uno dei primi sei alunni della Scuola di Don Lorenzo Milani a Barbiana.

Ho appena salito i due scalini che mi dice di attendere perché sta aspettando un gruppo dal Veneto che viene a visitare la Scuola. e lui, custode geloso di questo pezzo di storia, deve aprire la Chiesa. Mi siedo al tavolo dove hanno fatto i compiti i ragazzi di 50 anni fa, tutto è rimasto come allora: le cartine, i libri, le sedie, il cartello “I Care”, perfino l’astrolabio costruito dai ragazzi per misurare il cielo.
Fa un certo effetto essere soli in quella stanza, si risentono le voci dei ragazzi: di Francuccio, di Michele, di Mauro, di Edoardo, di Gostino, della Carla, di Lucianino e in sottofondo, più pacata mi immagino quella del Priore che spiega un articolo di giornale e insieme a loro lo commenta.

 

Michele ritorna e si siede di fronte a me dalla parte opposta del tavolo, mi mostra l’ultimo libro uscito su Don Milani a cura della Fondazione ed edito dalla San Paolo sul quale ha scritto la prefazione: “Perché mi hai chiamato?” lettere ai sacerdoti, appunti giovanili e ultime parole. Il titolo lascia trasparire  la sofferenza che non ha mai abbandonato Don Lorenzo. Quasi un sottile senso di colpa per essere appartenuto ad una classe sociale borghese che aveva sempre combattuto a favore degli ultimi. Apro il libro, è un lungo e ricco carteggio inedito, pieno di appunti, e di pensieri: le lettere sono indirizzate a Don Bensi, suo padre spirituale, a Don Rossi compagno di seminario a Don Pugi il suo primo parroco, a Monsignor Capovilla segretario particolare di Papa Giovanni XXIII, a Don Primo Mazzolari e ad altri.

Ci sono gli appunti per le omelie e le preghiere giovanili. Infine, due pagine che riportano le parole scritte su i bigliettini usati da Don Lorenzo per comunicare quando gli ultimi giorni, a causa del tumore, la lingua era ingrossata e gli impediva di parlare. Sono una decina, ma contengono la forza di un trattato.

 

Leggo la quarta di copertina e noto che comprende l’estratto di una poesia del Priore, poche righe, ma che a colpo d’occhio appaiono blasfeme. Lo faccio notare a Michele e lui mi partecipa il suo disappunto, ripete che tutto è stato giustificato dalla necessità di avere un impatto mediatico sul lettore. Mi legge per intero la poesia del 1950 e devo riconoscere che racchiude tutto il dolore di un Don Milani ventisettenne alla ricerca esasperata di Dio. In verità non avevo bisogno di dimostrazioni, conosco bene quanto quel prete confinato a Barbiana fosse ciecamente obbediente alla Chiesa e amasse Gesù, l’ultima  riga “..tu sai se è amore” lo evidenzia in maniera inequivocabile.

L’alunno di un tempo mi racconta come Don Lorenzo era solito chiamare i suoi ragazzi aggiungendo spesso “caro” dopo il nome. Michele caro, Luciano caro, Gostino caro. Mi dice anche di quanto gli dava noia quel modo di intercalare del Priore che era l’unica traccia, difficile da nascondere, delle sue origini borghesi, “Mi faceva venire i dubbi sulla sua posizione, se effettivamente era da una parte o dall’altra della barricata” mi confida.

 

Improvvisamente mi chiede di fare un articolo e di spiegare che il senso della frase messa in quarta di copertina non è quello che appare ma è ben altro, è la testimonianza  del dolore e della sofferenza che Don Lorenzo provava, all’inizio della sua vocazione, nella spasmodica ed inquieta ricerca di Cristo. Tornato a casa ho risposto volentieri all’invito e quando scrivendo mi sorprendevo di quella frase, bastava rileggere le parole di un commento sulla preparazione di un omelia sulla bestemmia a sciogliere ogni possibile dubbio : “…..Lui solo sa il perché delle cose…” . Un libro da leggere e che arricchisce ulteriormente la conoscenza sul Priore di Barbiana.

ARTICOLO ORIGINALE: http://www.lavocedipistoia.com/a13494-perche-mi-hai-chiamato-di-michele-gesualdi.html