Piscina
La piscina fu scavata a mano dai ragazzi con l’aiuto di qualche genitore.
La volle don Lorenzo per insegnare a nuotare ai ragazzi, ma soprattutto per rompere la paura antica che i montanari hanno della forza dell’acqua.
La piscina era alimentata inizialmente da un rigagnolo di acqua che veniva dalla vetta del Monte Giovi scorrendo in un fossetto a cielo aperto che i ragazzi avevano scavato per oltre km 2.
Per pulire l’acqua che arrivava giù non proprio limpida furono realizzati dei filtri originali. Venne raccolta, presso un marmista di Vicchio, segatura di marmo e messa in contenitori a monte della piscina, l’acqua entrava dentro, si filtrava attraverso la polvere di marmo e si gettava in piscina. Non usciva acqua limpidissima, ma meno fangosa sì.