lunedì, Maggio 13, 2024

Sentiero della Resistenza

La Fondazione don Lorenzo Milani, su idea di Michele Gesualdi, ha deciso di far procedere parallelamente al Percorso della Costituzione (inaugurato nel 2011), il Sentiero della Resistenza (inaugurato l’11 luglio 2021).

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Si tratta di un itinerario, realizzato grazie a una convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – che parte dal cippo che commemora la strage nazifascista di Padulivo a Vicchio (FI) e si compone di 33 pannelli, disegnati da studenti e studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Firenze e di altre scuole (l’Istituto Comprensivo di Vicchio e altre scuole della provincia di Trento), a seguito di un’approfondita analisi realizzata con i loro docenti sui contenuti delle lettere dei condannati a morte e il relativo periodo storico. I pannelli, infatti, richiamano importanti episodi storici e stralci di lettere dei condannati a morte della Resistenza locale, nazionale ed europea.

Il primo dei pannelli richiama la presa di posizione di don Milani contro il comunicato stampa dei Cappellani militari in congedo che, nel ’65, definirono l’obiezione di coscienza espressione di viltà. I pannelli si succedono poi lungo la strada che da Padulivo conduce a Barbiana, ospitando (dal 2 al 29) stralci delle lettere dei condannati a morte della Resistenza locale, nazionale ed europea e danno voce ai protagonisti di quella lotta appartenenti a ogni classe sociale: militari, studenti, preti, intellettuali, civili. Sono scritti toccanti e profondi di donne e uomini spesso poco più che ventenni che amano la vita e hanno deciso di perderla per ridonarla ad altri. La progressione narrativa si sofferma sull’eccidio di Padulivo (pannelli 2, 3 e 4) grazie ad alcune testimonianze del tempo, tratta la drammatica fucilazione a Campo di Marte del ’44 (p. 5, 6 e 7) di 5 giovani renitenti alla leva arrestati durante il rastrellamento ad opera dei repubblichini in Mugello. Dal pannello 8 inizia il confronto con il Percorso della Costituzione con un brano tratto dal famoso discorso di Calamandrei del ’55 agli studenti milanesi. Da là in poi, fino alla chiesa di Barbiana i pannelli della Resistenza colloquiano con quelli della Costituzione.

Seguono due brevi riflessioni di padre Turoldo e padre Balducci, confratelli di don Milani, sul valore “perenne” della Resistenza che va oltre il fatto storico, per cui diventa dovere morale opporsi ogni volta che i valori universali vengono calpestati. Le Lettere dei condannati a morte della Resistenza vanno lette come uno dei grandi documenti della Storia dell’Umanità. Continuando lungo il cammino, si scoprono vicende e variegate biografie: con testi e personaggi scelti per diversità del contenuto, differente provenienza sociale e geografica, età, genere e per le molteplici motivazioni del loro schierarsi contro i nazifascisti o per il pluralismo politico delle forze in campo (dai Volontari della libertà alle formazioni cattoliche, dalle Brigate Matteotti al partito d’Azione, alle Brigate Garibaldi).