mercoledì, Dicembre 4, 2024
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Parola, Costituzione, povertà educativa: alcune delle iniziative a cui ha partecipato la nostra Fondazione nelle scorse settimane

Con due importanti convegni l’Amministrazione Comunale, le scuole e il doposcuola “Fuori classe”, insieme alla Fondazione don Lorenzo Milani, lo scorso 14 aprile l’intera comunità di Sezze ha voluto ricordare don Milani richiamando il suo insegnamento ancor oggi potentemente incalzante per ciascuno di noi.

Oggetto della prima riflessione: “E= in verbum2 “energia universale della parola”. Il primato della parola nella scuola di Barbiana.

Per la Fondazione hanno partecipato Stefano Scioscia e Lauro Seriacopi alla presenza degli studenti del locale Liceo di Sezze che hanno approfondito il tema con originali interlocuzioni. Presenti e partecipanti attivi per tutta la mattinata il Sindaco, la vicesindaca ed Assessore all’istruzione e la dirigente alla cultura del Comune che ringraziamo per la calorosa accoglienza. Nella manifestazione del pomeriggio, alla presenza della cittadinanza, delle associazioni del territorio, degli operatori del doposcuola “Fuori classe”, e stato approfondito il tema “I care e la Costituzione. i capisaldi della scuola di Barbiana”.

Il 28 aprile la Fondazione ha partecipato al Convegno “Scuola, periferie e povertà educativa: rendere concreto il cambiamento”. Il convegno si è tenuto a Catania presso l’Istituto Comprensivo che proprio in questa occasione è stato significativamente intitolato a “Rita Atria”. Per la Fondazione era presente il vicepresidente Lauro Seriacopi che ha tenuto una relazione sul tema “Gianni e Pierino: la scuola di Lettera ad una professoressa. La scuola che accoglie ed include”.

L’istituto comprensivo che ora si denominerà “Rita Atria” è ubicato presso il quartiere “libbrino” dove si vive in una condizione di degrado ambientale e sociale gravissima, ma si respira una volontà di riscatto che ci interpella tutti proprio per rendere merito a quanti quotidianamente si impegnano per una “resurrezione” culturale e sociale a partire da questa scuola alla quale vogliamo stare vicino. Intitolare una scuola a “Rita Atria. La picciridda dell’antimafia” non è un fatto teorico, ma un impegno ad essere sempre più “fiaccola” che illumina sui valori della legalità, giustizia e democrazia, “lievito” che li fa crescere laddove siamo, “presidio” che ci spinge a difenderli sempre e dovunque. Nel nome di Rita Atria, testimone di legalità.