lunedì, Maggio 13, 2024

La Famiglia

 

I Genitori

[row][span4]Alice Weiss e Albano Milani[/span4]

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Alice Weiss

Nata a Trieste il 6 settembre 1895
Morta a Firenze il 1 agosto 1978

«La figura della mamma, per don Lorenzo è molto importante. Anche quando è uomo conosciuto e padre dei suoi ragazzi, lui è sempre un figlio che si sente generato. Di fronte alla mamma si trasforma, diventa figlio amoroso e rispettoso, con la quale si consiglia e parla a lungo. Più volte alla settimana scendeva da Barbiana a Vicchio solo per telefonare alla mamma oppure mandava qualcuno del popolo a imbucare la lettera che le scriveva.

Ricordo la prima volta che sua mamma venne a Barbiana, chiamò l’Eda e i sei ragazzi della scuola e ci disse pressappoco così: “Domani viene qui la mamma e si fermerà due giorni. Lei non è cristiana e bisogna essere con lei attenti e premurosi anche se non capiremo il suo modo di porsi di fronte a questi luoghi e le sue difficoltà a vivere con noi. Cerchiamo di aiutarla in tutto e di attenuare i suoi disagi, perché noi cristiani dobbiamo dimostrare di essere migliori”.

Per noi quando veniva la mamma lassù era una festa perché don Lorenzo si trasformava, era meno esigente, più tollerante. Quando non condivideva qualche nostro atteggiamento non faceva nessun urlaccio ma ci diceva sottovoce: “ne approfitti perché c’è la mamma, ma quando va via faremo i conti”. Un figlio esemplare e rispettoso e forse un potere straordinario che essa ha avuto su di lui… »

M.G.

Albano Milani

Nato a Firenze il 6 giugno 1885
Morto a Firenze il 2 marzo 1947

Negli scritti pubblici di don Lorenzo, appare poco la figura del padre. Probabilmente perchè morì prima che don Lorenzo divenisse sacerdote. Era laureato in chimica, ma era personaggio di vasta cultura generale e dai molteplici interessi. Era il maggiore di quattro fratelli e alla morte del padre fu capo e guida della famiglia Milani.

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I Nonni

Dei nonni materni si hanno poche notizie. Si sa che il nonno si chiamava Emilio Weiss, era nato in Boemia (Krpy) nell’anno 1863 e aveva quattro fratelli e che, salvo i baffoni, somigliava moltissimo a don Lorenzo.La nonna si chiamava Giustina Emilia Iacchia nata a Trieste nel 1872 (ci manca la data di morte) sappiamo solo che morì suicida.

Laura Comparetti

Donna di vivace intelligenza e cultura. Dalla madre Elena eredita un carattere dal forte senso di critica e ironia. In una sua poesia ironizza verso quel dotto universo a cui appartengono i Milani che a parole vogliono cambiare il mondo e rifarlo a proprio piacimento.

E’ una donna dalla penna facile, anche se non ha mai pubblicato nulla. Alcune sue poesie furono pubblicare dopo la sua morte dai familiari come dono per chi le voleva bene.

 

 

Luigi Adriano Milani

Nato a Firenze nel 1846
Morto a Firenze nel 1914

Allievo di Domenico Comparetti, Archeologo, creatore e ordinatore del museo Archeologico di Firenze. È il capo stipite della famiglia Milani.

Nel 1882 è libero docente all’Istituto di Studi Superiori di a Firenze.

Come archeologo tiene spesso conferenze all’Istituto Germanico ed ha rapporti stretti con la Germania e l’Austria. E’ anche socio dell’Accademia di Vienna. Questo rafforza la sua cultura europea.

Ha diretto numerosi scavi archeologici e redatto approfonditi studi.

Nel dicembre del 1876 in una località del veronese chiamata La Venére, durante uno scavo fu ritrovata un’anfora contenente oltre un quintale di monete romane. Qualche giorno dopo, ripreso lo scavo, venne fuori una seconda anfora. Le due anfore contenevano circa 52mila monete.

Lo studio del tesoro fu affidato a Luigi Adriano Milani, all’ora non ancora trentenne, che presentò i risultati due anni dopo.

La profondità dello studio e la sua pubblicazione fu tale da dare al Milani notevole visibilità nazionale.

Nel marzo del 1886 il Comune di Firenze approvava il primo progetto di riordino del centro di Firenze, nomina una “Commissione storico archeologica comunale” con l’incarico di far eseguire gli studi e le ricerche necessarie su tutto ciò che esisteva e che fosse venuto alla luce durante la demolizione del centro, Luigi Adriano Milani fu chiamato a farne parte e molti reperti recuperati durante i lavori furono collocati nel museo archeologico fiorentino di cui il Milani era direttore.

Sposa Laura Comparetti ed ebbero 4 figli: Piero, Elisa, Giorgio e Albano.

I Bisnonni

Di loro si conoscono soltanto i nomi: Carlo Weiss e Barbara Seger. Nell’anagrafe di Trieste non ci sono tracce, sembrano essere venuti da fuori.

 

Elena Raffallovich

Nata nel 1842
Morta nel 1918

Donna di grande carica intellettuale, vivace e indipendente. Appartiene ad una ricca famiglia ebrea di Odessa (Ucraina).

A 21 anni si sposa con il giovane filosofo Domenico Comparetti. Per lui,che desiderava sposarsi in chiesa, si fece battezzare da adulta (decisione non facile per lei e per tutta la sua famiglia ebrea). Ma in pochi anni si consuma tra loro una rottura irreversibile.

In una lettera al marito, Elena arrivò a condannare il colto ambiente pisano che ruotava intorno alla loro famiglia, scrivendo, fra l’altro: “Se non si può essere felici, una vita senza falsità è meno penosa da sopportare”. Poi lasciò per sempre la famiglia a Pisa e si impegnò nell’approfondimento e diffusione del metodo del pedagogista tedesco Frõbel, fondato sul riconoscimento dell’autonomia spirituale del bambino e sulla impostazione creativa del giuoco.

Creò e finanziò a Venezia il “Giardino d’infanzia Elena Raffallovich Comparetti”.

L’abbandono della casa coniugale, peraltro avvenuta con il consenso del marito, amareggia molto il giovane Comparetti che per lunghi anni farà di tutto per riaverla.

Furono pubblicate ottanta anni dopo la morte le sue lettere al fidanzato prima e marito dopo dal titolo “Storia di Elena” a cura di Elisa Frontali Milani.

Domenico Comparetti:

Nato a Roma il 7 luglio 1835
Morto a Firenze il 20 gennaio 1927 a 92 anni

Il bisnonno di don Lorenzo Milani era una grande testa. Professore di letteratura greca nell’Università di Pisa dal 1853 e poi nell’Istituto di Studi Superiori di Firenze.

È stato per un breve periodo docente anche nell’Università di Roma. Presto però lascia l’insegnamento per dedicarsi agli studi in vari campi. Era un uomo di una forte e spiccata individualità che lo portarono a coltivare molti campi culturali con ottica completamente nuova rispetto ad altri studiosi dell’epoca.

È autore di molte opere ed articoli tra i quali: “Virgilio nel Medio Evo, i saggi sui dialetti greci dell’Italia meridionale, Epido e la mitologia comparata, Novelline popolari italiane, la poesia tradizionale dei Finni, Papiro Ercolano e diversi altri scritti.

È considerato fra i più grandi rappresentanti del rinnovamento negli studi storico filologici italiani della seconda metà del XIX secolo. La sua ricerca di nuovi testi greci, lo portarono ad approfondire lo studio dei papiri e diventerà promotore della Società Italiana per la ricerca dei papiri greci e latini in Egitto, con sede a Firenze. Di fatto pose le basi per la nascita dell’Istituto di Papirologia. Non fu solo l’insigne filologo classico, ma anche e a pieno diritto un archeologo che ha inserito l’Italia nella linea di ricerca archeologica Europea.

Determinante è stato il suo impegno per dare avvio alla missione archeologica italiana a Creta, accanto a inglesi e francesi.

Al Comparetti si collega anche il sorgere della scuola archeologica italiana ad Atene.

Fu Senatore d’Italia e Membro della Commissione speciale per l’istituzione del nuovo museo archeologico a Firenze. Come tale si batté per nominare responsabile per la formazione del nuovo museo l’ex allievo e futuro genero Luigi Albani Milani.

Nel 1863 conosce a Pisa Elena Raffalovich che, dopo un breve fidanzamento, sposa. Lui aveva 28 anni, lei 21.

Dal loro matrimonio, un po’ travagliato, nasce un’unica figlia: Laura.

L’assenza di figli maschi lo spinsero a chiedere al re un decreto che lo autorizzasse ad aggiungere il proprio cognome, “Comparetti”, ai nipoti e loro discendenti. L’autorizzazione fu concessa con Regio Decreto nel 1919.

Alla sua morte nel 1927, Domenico Comparetti dona, con testamento scritto di suo pugno sette anni prima, la sua biblioteca alla facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Firenze che comprende circa 30.000 volumi e riflette la sua complessità e i suoi molteplici interessi.

 

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