Un resoconto del convegno di Lanciano dello scorso 28 maggio
In una sala gremita del Polo Museale Santo Spirito, l’Istituto comprensivo Don Milani di Lanciano ha ricordato la figura di don Milani e festeggiato i primi dieci anni del Progetto Emozionabile.

È stato davvero un pomeriggio di crescita culturale per tutti i presenti.
Il convegno, organizzato dall’Istituto Comprensivo “Don Milani” di Lanciano e curato dalla Dirigente Scolastica dott.ssa Barbara Gaspari, è stato organizzato con il patrocinio del Comune di Lanciano, assieme alla Fondazione don Lorenzo Milani, al Club per l’UNESCO di Vasto, all’Associazione “Amici del Don Milani” Ets e al Team EmozionAbile.

Dopo i saluti istituzionali della Dirigente Scolastica dott.ssa Gaspari, del Sindaco di Lanciano e i messaggi del Sindaco di Frisa e della presidentessa dell’associazione “Amici del don Milani” ETS, si sono susseguiti molteplici ed interessanti interventi: l’Intervento del prof. Lauro Seriacopi, vicepresidente della Fondazione don Lorenzo Milani dal titolo “DON MILANI TRA VANGELO E COSTITUZIONE”; l’Intervento di Piero Cantini, ex alunno della Scuola di Barbiana: “LA FORZA DELL’ESPERIENZA DELLA SCUOLA DI DON MILANI”, l’Intervento della prof.ssa Bianca Campli, presidente del Club per l’UNESCO di Vasto: “ATTUALITÀ DEL PENSIERO PEDAGOGICO DI DON MILANI”, l’Intervento della prof.ssa Letizia Stangarone, membro direttivo del Club per l’UNESCO di Vasto: “IL MIO MAESTRO DON LORENZO MILANI”.
Gli interventi sono stati inframezzati dalla lettura di passi dei testi di don Milani, a cura dei docenti dell’I.C. Don Milani di Lanciano.
Il convegno si è concluso con le riflessioni dei due dirigenti scolastici in pensione: prof.ssa Sandra De Gregorio: “LA NOSTRA SCUOLA E L’INTITOLAZIONE A DON MILANI” e il prof. Mario Gaeta “DALL’I CARE DI DON MILANI AL PROGETTO EMOZIONABILE”.
Il progetto d’Istituto EMOZIONABILE, incentrato sull’idea del service learning è molto vicino alla visione di don Milani e del suo “il sapere serve solo per darlo” e” “Chi apprende ha una responsabilità sociale: apprendere serve, servire insegna. Cercare di risolvere i problemi da soli è avarizia, insieme agli altri è democrazia”. E come afferma Vanessa Roghi, studiosa della storia e del pensiero di don Milani: «Don Milani oggi ci chiede questo e nient’altro: rivedere i nostri paradigmi. Ci chiede di ragionare in modo solidale, politico, di pensare alla scuola come un tassello fondamentale della democrazia».

Il convegno si è concluso con la presentazione del video sulla STORIA DI DON MILANI A FUMETTO, realizzata dal docente Maurizio Fuoco, in servizio presso l’Istituto Comprensivo Don Milani di Lanciano e musicata dal cantautore Luigi Friotto.

Tutti i relatori hanno accompagnato i presenti in un viaggio sulla figura di don Milani e sui suoi testi che hanno avuto una forza dirompente nella società a lui contemporanea e che continuano ad averne oggi.
La prima cosa che si nota avvicinandosi ai suoi scritti è il suo linguaggio forte, radicale, nuovo e al contempo semplice.
“Insegnare a tutte e a tutti” è l’espressione che meglio di altre racchiude il pensiero, la determinazione e l’azione di Don Milani, convinto dell’importanza della parola e della lingua per “essere eguali”.
Toccante è stata la testimonianza del suo ex alunno, Piero Cantini, che si è commosso ricordando Don Milani e l’importanza che il suo insegnamento ha dato, che gli ha “salvato la vita”.
Il convegno ha rappresentato per tutte e tutti l’occasione per confrontarsi su un’eredità che bisogna tenere come base nell’agire quotidiano in classe. La scuola di oggi tanto ha imparato e tanto ancora ha da imparare dalla Scuola di Barbiana. Questo deve dare la spinta all’uguaglianza e al profondo senso di giustizia sociale che hanno alimentato l’intera attività di Don Milani.